giovedì 17 settembre 2009
No agli spottoni
E soprattutto per me che a L'Aquila ci sono stato, che ho visto quelle persone, la loro sofferenza, la disperazione per i parenti persi in un terremoto prevedibile e previsto sotto case costruite con sabbia fluviale... Tutto questo mi ha fatto veramente vergognare di essere italiano.
I record di cui ci vengono a parlare non esistono. Le domande per le case da parte degli sfollati si sono moltiplicate, da 12 mila a 50 mila. E la risposta del governo è "entro fine anno 4 mila, per ora 200"...
E con tutto questo osano dire a me, agli aquilani, a quelle persone che "Il governo ha fatto bla bla...".
Osano dire che il loro è il governo del fare quando Berlusconi al massimo ha parlato, quando Bertolaso non ha mai alzato un dito per quella gente, quando le proteste sono state sedate quasi come nel Cile di Pinochet... Vengono a dire a me quanto sono stati bravi?
Vengono a dire a quei compagni e a quelle compagne che dal 6 aprile hanno fatto i turni nelle Brigate di Solidarietà per aiutare le persone che è merito di un governo che per giorni non ha soccorso la gente lasciando paesi isolati per settimane...
Ma soprattutto ci dicono che quelle casette sarebbero "ville dove ognuno di noi vorrebbe vivere".
E allora presidente Berlusconi lasci il suo palazzo, le sue ville vere agli aquilani per sempre, signori deputati e ministri andate via dalle vostre case e lasciatele alla gente. Andateci a vivere voi in quelle villette tanto meravigliose, sono certo che gli aquilani vi cederanno volentieri questa meraviglia della tecnica.
Io ci sono stato, io ho visto la sofferenza, la gente che piange ogni volta che vede un documentario su quel terremoto che in qualunque Paese non avrebbe fatto crollare nemmeno una baracca alla faccia dell'ammirazione... I giapponesi ci ammirano per la nostra idiozia, mica per la perizia con cui facciamo le case. Un terremoto come quello de L'Aquila a Tokyo non si sarebbero manco alzati dal letto, sarebbero stati a bersi il caffè.
Non ci sarà nessun comizio capace di convincermi che il governo ha fatto bene.
Contro la Gelmini... Facciamo politica
Ci viene a dire che chi non è d'accordo "si deve candidare e farsi eleggere".
Allora, io dico che accetto la sfida. Candidiamoci, dimostriamo che c'è in Italia chi la politica la fa davvero, chi la cultura ce l'ha e non come un ministro dell'istruzione che per diventare avvocato va fino in Calabria "perché non avevo tempo di essere brava". Dimostriamo che esistono ragazze capaci di farsi eleggere senza fare favori sessuali a nessuno, di farsi eleggere per i loro pensieri e non per il loro corpo.
Dimostriamo che in questo Paese ancora qualcuno sa che per contrastare Berlusconi non basta attaccarlo personalmente perché è il modello economico da lui proposto la causa dei mali di questo Paese e non - come vorrebbe farci credere Di Pietro o Franceschini - le sue scappatelle.
Dimostriamo in una parola che siamo capaci, perché il futuro dell'Italia siamo noi. Perché le cose possono e devono cambiare, perché noi compagni e compagne ne abbiamo il potere e abbiamo soprattutto il dovere di farlo, di cambiare, di lottare ogni giorno per un mondo nuovo.
Facciamo vedere a Mariastella, a Mara e a tutti questi ministri insediati su una poltrona senza meritarselo e per volontà di un sultano che noi giovani, noi ricercatori, operai.. Noi sappiamo lottare e vincere, sappiamo che la politica è un'altra cosa.
mercoledì 19 agosto 2009
Resoconto da L'Aquila
E' stata un'esperienza importante, a contatto con le persone, insieme a compagni e compagne del partito e non solo venuti per lavorare insieme per alleviare le sofferenze degli abitanti.
Prima cosa che va detta: le case de L'Aquila non saranno ricostruite per tutti, né ora né mai. Su 12 mila domande solo 4 mila saranno soddisfatte e nella graduatoria non si terrà in alcun conto il reddito (come invece chiedevamo noi del PRC). Gli 8 mila che resteranno senza casa dovranno ricostruire a proprie spese in attesa di un rimborso che forse non arriverà mai, o saranno trasferiti fuori da L'Aquila e dall'Abruzzo (si parla di Ascoli Piceno - oltre 200 km di distanza).
Come andranno al lavoro (per la maggior parte allevamento di pecore) è un mistero, cavoli loro.. Come dire a un anziano che dal 1920 non si è mai spostato da Tempera che dovrà andare a centinaia di chilometri di distanza per non rivedere mai più la sua terra....
Come se non bastasse ci sono prove che la ricostruzione sarà gestita dalla malavita organizzata, L'Aquila sarà ricostruita (per quello che sarà ricostruito) esattamente com'era, esattamente con la sabbia che ha fatto crollare le case quel 6 aprile.
Tornando a noi, quello che le Brigate stanno facendo è semplicemente meraviglioso, il rapporto che si è instaurato con la popolazione non ha uguali negli altri campi, militarizzati e in cui non si dà più di un tot. Noi diamo a chi chiede, e questo ci è riconosciuto da tutti. Certo, siamo scomodi. Certo abbiamo la polizia che le prova tutte per chiudere un campo gestito da comunisti.. Ma fino ad ora abbiamo agito per il popolo 4 mesi.. E agiremo sempre.
Ancora, quando chiuderanno i campi noi resteremo. Abbiamo infatti aperto uno sportello informazioni dove ingegneri e avvocati spiegheranno alla gente come stanno veramente le cose e offriranno assistenza gratuita a chi non ha i mezzi economici per permettersela.
Quello che dobbiamo fare adesso noi che siamo tornati, che abbiamo visto, è informare (o meglio controinformare). La gente non è pro-Berlusconi né pro-Bertolaso.. Il G8 non ha portato nulla agli aquilani a parte un'ulteriore militarizzazione; ha anzi rallentato i lavori per la ricostruzione vera. Ogni volta che viene il premier però ci pensa la polizia a impedire che il dissenso possa essere espresso democraticamente, strappando agli abitanti gli striscioni e organizzando militarmente il consenso (lasciando nei pressi solo i militanti del PDL) in modo che i media mostrino la gente con le bandierine...
Ringrazio tutti i compagni delle Brigate, tutti coloro che sono venuti e che verranno. Coloro che hanno rinunciato alla vacanza per andare a lavorare per la gente. Perché la politica non è parlare, è agire.. Smontare e rimontare tende, lavorare in mensa, pulire schiena bassa.. Il campo non è un campeggio, non è un modo alternativo di passare le vacanze.. Serve un grande senso di responsabilità, voglia di lavorare.. I momenti di divertimento comunque non mancano..
sabato 15 agosto 2009
giovedì 25 giugno 2009
Questi tempi...
venerdì 19 giugno 2009
PRC e PDCI avranno un seggio al Parlamento Europeo??
domenica 31 maggio 2009
Perché votare comunista?
Perché bisognerebbe continuare a pensare che la società possa cambiare?
Ebbene, perché non ha nessun senso - se ci si considera di sinistra - votare alla meno peggio.. Perché bisogna continuare a sentire quello slancio per essere più di se stessi.
Perché votare Di Pietro, il boia di Genova, colui che ha salvato Scajola dall'inchiesta parlamentare sul G8 della vergogna, in cui migliaia di compagni e compagne sono stati massacrati.. Votare Di Pietro che candida persone legate all'estrema destra neo-fascista.. Non può essere una scelta di sinistra.
Senza contare che in Europa sappiamo tutti che voterà come la Lega Nord e Forza Italia..
Perché votare PD come ha detto un compagno all'assemblea di Agnoletto alla condizione di "bandiera rossa e falce e martello" è semplicemente folle.. Pensare che votando Franceshini si sia di sinistra è un ragionamento distorto. Il PD è l'erede della Democrazia Cristiana, con una fortissima connotazione liberista. Leggendo lo statuto si legge addirittura che si fonda sull'"impresa" anziché sul "lavoro".
Perché votare Sinistra e Libertà... No non mi va di sparare sulla croce rossa.. Dico solo che i candidati più probabilmente eleggibili sono dello PSI.. C'è altro da aggiungere?
E allora, compagni, amici della sinistra. Noi crediamo che il capitalismo non sia il sistema migliore possibile, noi crediamo che il lavoratore sfruttato non vada punito mentre lo sfruttatore è immune.
Noi crediamo che la scuola debba essere pubblica e di massa, non legata al profitto; vogliamo che per questo nei consigli d'istituto ci sia posto solamente per chi la scuola la vive ovvero studenti docenti e personale ata: non vogliamo che le imprese mettano bocca sui programmi la scuola non è un posto dove creare nuovi sfruttati ma per garantire a tutti la capacità di pensare con la propria testa, senza che nessuno possa dirci cosa pensare.
Noi crediamo che contro il fascismo bisogni alzare la testa subito e con forza, indicando la via per un'uscita dalla crisi che tuteli i più deboli.
Il 6 e 7 giugno vota comunista! Vota la lista comunista!
domenica 5 aprile 2009
4 aprile.. Una grande vittoria
Quel treno in cui da ogni scomparto pendevano le bandiere rosse del sindacato e della falce e martello, del vecchio PCI e del suo erede legittimo Rifondazione Comunista e dei fratelli dei Comunisti Italiani.
La notte non ho dormito, tutto il tempo a parlare con i compagni della FIOM, a bere vino e a cantare.
E poi al mattino scendere dal treno e trovare tutte quelle persone, tutte con le bandiere, tutte pronte a lottare, con la voglia di gridare al governo che i lavoratori e le lavoratrici non vogliono le briciole, non vogliono la carità. Vogliono invece contare, poter ottenere un posto di lavoro non precario, senza ricatti, vogliono avere un sindacato forte che tuteli loro - i lavoratori - e che non sia un comitato d'affari dei padroni.
Che bello sentir cantare Bandiera rossa e Bella ciao, che bello sentire slogan come "Bonanni vergogna", che bello sentire che il nostro popolo è pronto, che vuole lottare. E che responsabilità sapere che da oggi io, noi comunisti e comuniste di questo Paese abbiamo il dovere di lottare insieme a queste persone, perché vale la pena di provare a cambiare veramente le cose, di spiccare il volo come diceva Gaber. Che bello arrivare e sentire dal palco gli interventi di Sinistra, della vera Sinistra, vedere 3 milioni di persone gremire il Circo Massimo e le vie attorno, uomini donne e bambini, giovani e anziani, uniti per dire che non siamo disposti a tornare negli anni '30, senza diritti né tutele, per dire che le lotte dei nostri padri, dei nostri nonni non sono state inutili e che difenderemo quelle conquiste.
Sappiamo che il governo sarà sordo alle richieste dei lavoratori, ma da oggi ogni politico dovrà sentirsi in colpa a promuovere certe leggi, ogni sindacalista di quei sindacati venduti al padrone per un pugno di lenticchie si dovrà sentir male a firmare un accordo palesemente contro i lavoratori.
Dopo ieri le cose sono cambiate, a noi compagni e compagne spetta il difficile compito di lottare per un mondo senza sfruttamento, dove non si muoia per lavoro, dove i lavoratori siano uniti senza distinzione di razza e religione, perché la fatica è la stessa per tutti.
E se Berlusconi dice a proposito del tavolo di contrattazione che ce lo tira in testa deve sapere che noi torneremo, che difenderemo i nostri valori con ogni mezzo. I lavoratori non si fanno fregare. Non ci sono ideologie che possano giustificare l'abolizione del diritto di sciopero e la distruzione del contratto collettivo nazionale. Noi ci siamo e siamo nati per lottare. Avanti compagni! Per la nuova umanità
domenica 8 marzo 2009
Il voto agli immigrati.. Si può
Reggio Calabria,
8 marzo 2009
Il Capogruppo del Prc in Consiglio provinciale
giovedì 26 febbraio 2009
Lo sciopero 2.0
La questione è semplice: per indire uno sciopero occorrerà rappresentare almeno il 50% dei lavoratori (cosa impossibile).
Inoltre per i servizi essenziali - adesso trasporti ma forse tutti - sarà previsto lo sciopero virtuale, ovvero la possibilità/obbligo per coloro che aderiscono allo sciopero di lavorare comunque: il lavoratore darà la sua adesione e dunque non avrà lo stipendio di quella giornata - o di quelle ore - ma continuerà a lavorare come se nulla fosse..
Insomma, con questi provvedimenti, uniti all'accordo quadro che non considera nell'inflazione cui adattare i salari i prodotti energetici importati (petrolio, gas), si distrugge completamente il frutto della lotta di milioni di uomini e donne che col sangue hanno conquistato ciò che oggi sembra banale..
Le forze comuniste di questo Paese ritengono necessario l'avvio di un periodo di lotta, in cui si ricominci a tornare per le strade, nelle fabbriche, nelle scuole.. Affinché i diritti conquistati con fatica dai padri non siano dispersi dai figli..
Per questo lancio un appello alla mobilitazione, che deve iniziare subito e ovunque in questo Paese.. A Milano ci sarà lo sciopero della FLC CGIL il 18 marzo, a cui si uniranno per quattro ore tutte le altre categorie del più grande sindacato italiano. I comunisti di questo Paese sono a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, per un'Italia migliore di quella che viviamo oggi e tutti i giorni..
domenica 22 febbraio 2009
La vera sinistra?
E da lì la "via italiana al socialismo" subì una dolorosa sterzata.
I tempi cambiano. L'ideale persiste. Pochi sono però quelli che lo coltivano con sentimento.
Si passa così dal "Partito Comunista" ai "comunisti";dalla "sinistra" alle "(pseudo-)sinistre".
E doloroso è vedere la nascita di una collaborazioen con il padrone,perchè,se qualcuno non l'avesse ancora capito,c'è un padrone.
Alla fine l'intento Veltroniano termina con le sue dimissioni. E compare la possibilità di nuove scissioni e nuove alleanze.
Tra ronde ed malati incurabili,l'Italia vive uno dei momenti più bui della sua storia.
Il popolo è plagiato,la cultura diventa un lusso...
Riemerge il discorso di Calamandrei pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l'11 febbraio 1950.
Una larvata dittatura...e non c'è nessuno che la fronteggi.
Tra il populismo dell'IdV e i numeri di un residuo centro,si eclissa il sole della democrazia.
Dov'è la vera sinistra??
Dove sono i compagni e i socialisti?Dove i proletari?
Il nostro domani è già senza speranze??
Non ancora...
Crediamoci...
Lottiamo.
venerdì 20 febbraio 2009
Le dimissioni di Veltroni.. Finalmente qualcosa di sinistra
giovedì 19 febbraio 2009
Dittatura o no?
mercoledì 18 febbraio 2009
LUCA ERA GAY O ETERO?
( Da l'Unità )
martedì 17 febbraio 2009
Compagni...
ELEZIONI IN SARDEGNA
Questo è dovuto a varie cause. Una per esempio, è la sinistra che non è unita. Ognuno è per conto suo. I socialisti si sono coalizzati con la destra, insieme agli indipendentisti e all' Udc (normale no?). La perdita di Soru è dovuta anche alla campagna elettorale che ha fatto pressochè solo, non come Capellacci che è stato scortato più volte dal Capo del governo.. Così ora ci ritroveremmo con cemento anche dentro al mare, grazie alle idee capitaliste della destra. Ci aspettanno cinue anni neri compagni sardi e non! Ribellione?
lunedì 16 febbraio 2009
Veltroni vuole l'unione di lavoratori e imprenditori...
Questa idea non è nuova, la inventò Benito Mussolini e la denominò "corporativismo". Ora, siccome non scrivo per tacciare Veltroni di essere fascista (almeno se lo fosse avrebbe delle idee), la risposta migliore che si può dare è che questo patto non sarà possibile fintanto che esisterà sfruttamento. Non si può auspicare la solidarietà nazionale laddove i lavoratori sono gli unici a pagare veramente il prezzo della crisi.
Farlo significa tradire i lavoratori, ancora una volta.
La CGIL è scesa in piazza venerdì portando a Roma 700 mila persone e Veltroni non trova di meglio da fare che dire agli operai "state buoni e sottomessi".
In questo contesto, nella crisi del mondo capitalista, l'uscita può essere da Destra o da Sinistra e chi tira il freno a mano e tenta di sopire la protesta in realtà lavora per la reazione.
La Sinistra e i comunist* hanno il dovere di dare risposte ai lavoratori in lotta, di favorire la fusione tra i rinnovati movimenti studentesco e operaio.
Solo in questo modo sarà possibile raggiungere la società nuova, dove non vi sia più la sopraffazione dell'uomo sull'uomo
domenica 15 febbraio 2009
Il compagno Partigiano Antonio Zoli
Antonio Zoli (Forlì, 15 febbraio 1915 – Pievequinta, 26 luglio 1944) fucilato a Pievequinta con altri nove antifascisti e un prete,Nel dopoguerra, gli fu concessa la medaglia d'argento al valor militare alla memoria.
Alla memoria di un compagno partigiano.
LE MIE CONSIDERAZIONI SUL COMUNISMO E LA GIOVENTU'
Per me è tutto. Nei momenti difficile penso alla frase famosissima del "Che" "fino alla vittoria sempre" e allora mi dico: Dai Cy, ci sono problemi ben maggiori di quelli che hai tu. Sono i nostri problemi questo è vero, ma non dobbiamo arrenderci mai! Io voglio seguire un'ideale e magari in futuro diventare qualcuno, come lo è stato Gramsci, Che Guevara.. Insomma voglio diventare qualcuno che si è distinto per le sue idee e per la voglia di cambiare il mondo, di fare rivoluione, di aiutare i popoli opressi..Cambiare innanzitutto quest'Italia che è razzista al massimo. Razzista grazie ai politici che influenzano le nostre giovani menti. Anzi, non le nostre, ma le menti dei ragazzi che non hanno un briciolo di ideale, se non quello di sballarsi in discoteca, farsi più ragazze/i possibili, stare buttati nelle strade, dare fuoco ai barboni (per noia), stuprare le coetanee perchè ora va di "moda" e così via.
Mi chiedo, ma questi sono i veri ideali che la gioventù d'oggi ha? Se è così allora siamo proprio messi bene!
Cosa possiamo fare noi Compagni per migliorare la società? Io nel mio piccolo cero di infomare sempre più persone su cos'è il comunismo in generale e su cos'è per me, ma poche persone sembrano interessate.. Mi sento rispondere: "Non voglio essere sporca come i comunisti che non si lavano","Non voglio essere come Stalin","Comunismo=Nazismo","Preferisco stare in giro che far politica"... Ma davvero diamo quest'idea?? Io personalmente mi lavo... -_-'' Voi? :) Ritornando alle risposte che mi danno... Sono la prima a ritenermi Antistalinista, visto che lui ha fatto del comunismo i suoi interessi personali,trasformandolo in dittatura, ma dopo che dico questo rispodono che non sono interessati comunque..
Nonostante questo ho convinto tanta gente a documentarsi e ora sono compagni anche loro..
Stà di fatto che non mi arrendo e penso che prima o poi riuscirò a far capire che il comunismo non è dittatura, non è sporcizia, non è non divertirsi.. Continuerò sempre a far valere le mie idee compagni!
L'ARROGANZA DEL POTERE
Riusciremo mai a liberarci di quei vecchi ladri che sono i nostri politici???
Teste mozzate...così finì nel ‘700!
sabato 14 febbraio 2009
FRASI CELEBRI
(Antonio Gramsci)
Occorre spesso ai giovani, nella discussione, di dover rispondere a delle obbiezioni che si riferiscono ai problemi ultimi dell'esistenza. Gli avversari sanno che questi problemi sono di quelli che fanno tremare le vene e i polsi anche al logico più consumato. Appunto perciò li propongono, per tentare di confondere e di far tacere anche laddove nella polemica essi rimarrebbero immancabilmente schiacciati.
(Antonio Gramsci)
Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
(Antonio Gramsci)
Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso.
(Che Guevara)
Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Si è vero lo siamo in modo diverso, siamo quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo.
(Che Guevara)
Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia, commessa contro chiunque, in qualsiasi parte del mondo. E' la qualità più bella di un buon rivoluzionario.
(Che Guevara)
Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più schiavo, ma uomo libero.
(Lenin)
La critica della religione è il fondamento di ogni critica.
(Marx)
La storia di ogni società esistita fino a questo momento, è storia di lotte di classi.
(Marx)
Che ciascuno dia secondo le proprie capacità, che a ciascuno sia dato secondo le sue necessità.
(Marx)
ANTONIO GRAMSCI

Dal 1° gennaio 1921 Gramsci diresse l'Ordine nuovo, divenuto ora uno dei quotidiani comunisti. Non venne eletto deputato alle elezioni del 15 maggio: Gramsci non ha capacità oratorie, è ancora giovane e anche la sua conformazione fisica non lo agevola nell'apprezzamento di molti elettori.
Nel convegno si affrontò il «caso Bordiga», il quale aveva rifiutato la candidatura al Parlamento, era in rotta con la maggioranza dell'Internazionale e rifiutava ogni azione politica comune con le altre forze politiche di sinistra, considerandosi all'opposizione nel suo stesso partito.
Il processo a ventidue imputati comunisti, fra i quali Umberto Terracini, Mauro Scoccimarro e Giovanni Roveda, iniziò finalmente a Roma il 28 maggio 1928; per essere meglio servito, Mussolini aveva «fascistizzato» anche la magistratura, istituendo il 1° febbraio 1927 il Tribunale Speciale Fascista. Presidente è un generale, Alessandro Saporiti, giurati sono cinque consoli della milizia fascista, relatore l'avvocato Giacomo Buccafurri e accusatore l'avvocato Michele Isgrò, tutti in uniforme; intorno all'aula, «un doppio cordone di militi in elmetto nero, il pugnale sul fianco ed i moschetti con la baionetta in canna». Gramsci è accusato di attività cospirativa, istigazione alla guerra civile, apologia di reato e incitamento all'odio di classe.
Il pubblico ministero Isgrò concluse la sua requisitoria con una frase rimasta famosa: «Per vent'anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare»; e infatti Gramsci, il 4 giugno, venne condannato a venti anni, quattro mesi e cinque giorni di reclusione; il 19 luglio raggiunse il carcere di Turi, in provincia di Bari.
Razzismo..
venerdì 13 febbraio 2009
L'ideologia..
RAGAZZA AFFERMA CHE LA LEGA NN E' RAZZISTA.
Io: I leghisti non sono razzisti? Ma ne sai proprio sicura?
Lei: si xk sn andata anke a dei ritrovi se vuoi saperlo
Io: Allora non sei una vera leghista..Sai che i leghisti si credono superiori? Quasi una razza a sè..
Lei: nn è vero,.,. questa è una kaxxata,,.
Io: Non è una cazzata..Non per niente la Lega Nord comprende solo i Padani e noi sardi,per esempio siamo visti come una massa di ignoranti..In generale il Sud viene considerato inferiore..
Lei: Nn comprende sl la padania vatti a vedere anke il risultato delle lezioni nn è stato votato sl in padania
Io: Principalmente si.E' stato votato anche in altriposti perchè essendo razzisti vogliono mandare via gli extrcomunitari che, in questo stato,non sono ben visti.
Lei: Nn sn ben visti xk i di + nn lavorano e vengono qui e kommettono atti di violenza, vogliono mandare via sl quelli
Io: Innanzitutto lavora che trova lavoro,come in Italia.Secondo non sono solo loro che sono delinquenti e terzo vorrebbero madare via tutti..
Lei: Si, ma ki nn trova lavoro xk deve fare il delinquente?E' vero anke i nostri italiani sn delincuentiNn vorrebbero x nnt mandare via tutti
Io: A quanto pare non sei molto informata sulla Lega e le loro idee.. Comunqe non giustifico il fatto che sono delinquenti,ma ci vorrebbe uno Stato unito senza razzismo eccetera.Ritengo anche che la delinquenza degli extracomunitari diminuirebbe se fossero ben accetti.. Lo vedo come una valvova di sfogo..
Lei: Purtroppo l'italia è anke razziasta ma cmq accettati o no nn dovrebbero fare i delinncuenti xk se noi proviamo andare da loro ci cacciano ma noi qui, in italia, dobbiamo pure costruirli le moskee
Io: Stendo un velo pietoso sugli errori grammaticali.. Visto che sei italiana almeno dovresti parlare la tua lingua in modo corretto.Comunque non ci caccia via nessuno se andiamo lì,non dire scemenze.E le moschee fanno parte di uno Stato multietnico..
Lei:Scusa èèèèèèèè,.,. xk scrivo senza vedere i tasti cmq si kapisce se uno nn è scemo,.,.cmq se x esempio noi andiamo là stai sikura ke se torni a kasa, dovresti ritenerti fortunata, xò noi ovv. nn poxxiamo kostruire kiese o altro ma loro si ovvio no
Dopo questo non ho più risposto perchè tanto è dura e non c'è modo di farle cambiare idea.Se solo si informasse di più la ragazza...
LA POLITICA
Obama

Barack Hussein Obama II è un politico statunitense, 44° Presidente degli Stati Uniti.
Candidato del Partito Democratico alle Elezioni presidenziali statunitensi del 2008 ha ottenuto il 4 novembre un numero di "grandi elettori" tale da essere designato come presidente eletto degli Stati Uniti. Si è insediato ufficialmente il 20 gennaio 2009.
L'impegno politico di Obama cominciò nel 1992, anno in cui, dopo un'aggressiva campagna elettorale, aiutò il presidente Bill Clinton nelle elezioni presidenziali, portandogli circa 100.000 voti. Personaggio abbastanza conosciuto a Chicago, dove lavorando in uno studio legale si era occupato di diritti civili, nel 1993 favorì l'elezione al Senato di Carol Moseley Braun, prima donna afro-americana a diventare senatrice.
Fino a poche settimane prima era il senatore junior per l'Illinois, carica da cui si è dimesso per affrontare l'amministrazione presidenziale. Inoltre è stato l'unico senatore "nero" durante gli ultimi anni. Per l'esattezza è nato negli Stati Uniti da padre "nero" del Kenya e da madre "bianca" del Kansas. Negli Stati Uniti d'America molti lo considerano, usando un'accezione estensiva del termine (poiché solo uno dei due genitori è "di colore"), afroamericano
La prima circostanza che gli ha accordato vasta notorietà nazionale è stata la convention democratica del 2004, della quale ha pronunciato il discorso introduttivo. Il 10 febbraio 2007 ha annunciato ufficialmente la propria candidatura per le elezioni presidenziali del 2008.
Dopo un lungo testa a testa ha battuto a sorpresa l'ex first lady e senatrice dello stato di New York Hillary Clinton (ritenuta dai sondaggi la grande favorita della vigilia) alle elezioni primarie del Partito Democratico. Il 3 giugno 2008 Obama ha ottenuto il quorum necessario per la nomination democratica, diventando così il primo nero a correre per la Casa Bianca per uno dei due maggiori partiti. Ha ottenuto l'investitura ufficiale durante la convention del partito che si è tenuta a Denver tra il 25 e il 28 agosto 2008.
Il settimanale statunitense TIME lo ha eletto Persona dell'anno 2008.
Subcomandante Marcos

Ha nel nome un ruolo, quello di subcomandante di un esercito che, armato soprattutto di internet e della ultracentenaria pazienza india, lotta per ridare vita e dignità alle popolazioni precolombiane del Messico. Un elemento non secondario della grande capacità comunicativa di Marcos - capacità che costituisce forse la ragione principale per cui il caso Chiapas è da oltre un decennio all'attenzione dei mass media è la sua scrittura. I suoi comunicati, le sue lettere sono di pregevolissima fattura. Con lui il comunicato politico è uscito dall'angusto ambito politico per entrare in quello letterario. Vanno ricordati soprattutto due personaggi da lui creati: il vecchio Antonio e Don Durito della Lacandona. Il primo rappresenta il lato indigeno della sua cultura, mentre il secondo è espressione della cultura occidentale.
Marcos e considerato un grande rivoluzionario da molti non solo dal suo popolo ma in molte parti del mondo e in questi anni molti si sono uniti alla sua lotta fondando comunità zapatiste in tutto il Chiapas.
ERNESTO CHE GUEVARA

Dopo il 1965, lasciò Cuba per "esportare la rivoluzione", prima nell'ex Congo Belga, poi in Bolivia. L'8 ottobre 1967 venne ferito e catturato da un reparto anti-guerriglia dell'esercito boliviano - assistito da forze speciali statunitensi ossia agenti speciali della CIA. Il giorno successivo venne ucciso e mutilato ai polsi e caviglie nella scuola del villaggio. Il suo cadavere, dopo essere stato esposto al pubblico a Vallegrande, fu sepolto in un luogo segreto e ritrovato da una missione di antropologi argentini e cubani. Da allora i suoi resti si trovano nel Mausoleo di Santa Clara di Cuba.
Guevara, durante i primi giorni di ottobre, ormai con poche informazioni, senza viveri e con scarse vie di scampo, si rifugia in un canalone dove è circondato da forze militari preponderanti. Qui Guevara è catturato dall'esercito boliviano, assieme ad altri guerriglieri, l'8 ottobre del 1967. Si arrese dopo essere stato ferito alle gambe e dopo che il suo fucile fu distrutto da un proiettile.
giovedì 5 febbraio 2009
PRESENTAZIONE
Qusto è un blog dove si può parlare di tutto.. :) Incominciando da quel sottile pensiero che è il COMUNISMO, introduciamo il suo inventore:
Karl Marx
« Il comunismo è la dottrina delle condizioni della liberazione del proletariato [cioè di] quella classe della società che trae il suo sostentamento soltanto e unicamente dalla vendita del proprio lavoro, e non dal profitto di un capitale »
(Karl Marx e Friedrich Engels, Princìpi del Comunismo)
Per comunismo si intende in primo luogo una realtà sociale che presuppone la comunanza dei mezzi di produzione e l'organizzazione collettiva del lavoro, a cui si accompagna l'assenza dello Stato. Con Marx ed Engels il comunismo diventa un movimento rivoluzionario. Essi affermano che il comunismo non poteva emergere da piccole comunità isolate ma solo globalmente, dal corpo dell'intera società. Nella fase storica descritta dal Manifesto, il capitalismo è connotato, come in (quasi) tutti i modi di produzione precedenti dalla dominanza di una classe sociale su un'altra. Nello specifico, la borghesia (i capitalisti), ossia la classe che detiene i mezzi di produzione e cioè le condizioni oggettive della produzione, estrinseca la propria dominanza sulla classe subordinata, il proletariato, ossia coloro che devono vendere la propria abilità al lavoro in cambio della sussistenza (salario), attraverso lo sfruttamento di questi ultimi che si concreta nel pagamento di una parte della giornata lavorativa, mentre la restante parte - il pluslavoro, è la radice sociale del profitto. Nell'opera Il Capitale, Marx analizza come i capitalisti comprassero forza lavoro dai lavoratori ottenendo il diritto di rivendere il risultato dell'attività produttiva ottenendo così un profitto. Per Marx se le classi lavoratrici di tutti i paesi prendessero coscienza dei loro comuni obiettivi, si unirebbero per rovesciare il sistema capitalista. Lo considerava un risultato inevitabile di un processo storico in atto. Dalle rovine del capitalismo sarebbe sorta una società in cui, dopo un periodo di transizione (dittatura del proletariato) in cui lo Stato avrebbe controllato i mezzi di produzione, la loro proprietà sarebbe passata alla società stessa nel suo complesso (lo Stato era destinato a dissolversi).
Dopo questa breve introduzione vi diamo il benvenuto nel blog, saluti, compagni!