«Commissario di guerra in un battaglione partigiano, fu organizzatore capace e animatore instancabile fin dall’inizio della lotta di Liberazione. Sempre primo in ogni audacia, seppe portare numerose volte i suoi uomini alla vittoria trascinandoli con l’esempio e l’ardimento. Catturato di sorpresa durante l’espletamento di una missione di particolare importanza, veniva sottoposto a sevizie e torture, ma il suo animo non vacillò ed i suoi aguzzini nulla poterono strappargli che potesse compromettere i compagni di lotta. Condannato a morte cadeva da forte gridando “Viva l’Italia”. Fulgida figura di partigiano che tutto ha dato per la Patria.»— 26 luglio 1944 - Pievequinta (Forlì)
Antonio Zoli (Forlì, 15 febbraio 1915 – Pievequinta, 26 luglio 1944) fucilato a Pievequinta con altri nove antifascisti e un prete,Nel dopoguerra, gli fu concessa la medaglia d'argento al valor militare alla memoria.
Alla memoria di un compagno partigiano.
domenica 15 febbraio 2009
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