giovedì 5 febbraio 2009

PRESENTAZIONE

Un saluto a pugno chiuso Compagni!




Qusto è un blog dove si può parlare di tutto.. :) Incominciando da quel sottile pensiero che è il COMUNISMO, introduciamo il suo inventore:


Karl Marx


« Il comunismo è la dottrina delle condizioni della liberazione del proletariato [cioè di] quella classe della società che trae il suo sostentamento soltanto e unicamente dalla vendita del proprio lavoro, e non dal profitto di un capitale »
(Karl Marx e Friedrich Engels, Princìpi del Comunismo)

Per comunismo si intende in primo luogo una realtà sociale che presuppone la comunanza dei mezzi di produzione e l'organizzazione collettiva del lavoro, a cui si accompagna l'assenza dello Stato. Con Marx ed Engels il comunismo diventa un movimento rivoluzionario. Essi affermano che il comunismo non poteva emergere da piccole comunità isolate ma solo globalmente, dal corpo dell'intera società. Nella fase storica descritta dal Manifesto, il capitalismo è connotato, come in (quasi) tutti i modi di produzione precedenti dalla dominanza di una classe sociale su un'altra. Nello specifico, la borghesia (i capitalisti), ossia la classe che detiene i mezzi di produzione e cioè le condizioni oggettive della produzione, estrinseca la propria dominanza sulla classe subordinata, il proletariato, ossia coloro che devono vendere la propria abilità al lavoro in cambio della sussistenza (salario), attraverso lo sfruttamento di questi ultimi che si concreta nel pagamento di una parte della giornata lavorativa, mentre la restante parte - il pluslavoro, è la radice sociale del profitto. Nell'opera Il Capitale, Marx analizza come i capitalisti comprassero forza lavoro dai lavoratori ottenendo il diritto di rivendere il risultato dell'attività produttiva ottenendo così un profitto. Per Marx se le classi lavoratrici di tutti i paesi prendessero coscienza dei loro comuni obiettivi, si unirebbero per rovesciare il sistema capitalista. Lo considerava un risultato inevitabile di un processo storico in atto. Dalle rovine del capitalismo sarebbe sorta una società in cui, dopo un periodo di transizione (dittatura del proletariato) in cui lo Stato avrebbe controllato i mezzi di produzione, la loro proprietà sarebbe passata alla società stessa nel suo complesso (lo Stato era destinato a dissolversi).





Dopo questa breve introduzione vi diamo il benvenuto nel blog, saluti, compagni!

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