giovedì 26 febbraio 2009
Lo sciopero 2.0
La questione è semplice: per indire uno sciopero occorrerà rappresentare almeno il 50% dei lavoratori (cosa impossibile).
Inoltre per i servizi essenziali - adesso trasporti ma forse tutti - sarà previsto lo sciopero virtuale, ovvero la possibilità/obbligo per coloro che aderiscono allo sciopero di lavorare comunque: il lavoratore darà la sua adesione e dunque non avrà lo stipendio di quella giornata - o di quelle ore - ma continuerà a lavorare come se nulla fosse..
Insomma, con questi provvedimenti, uniti all'accordo quadro che non considera nell'inflazione cui adattare i salari i prodotti energetici importati (petrolio, gas), si distrugge completamente il frutto della lotta di milioni di uomini e donne che col sangue hanno conquistato ciò che oggi sembra banale..
Le forze comuniste di questo Paese ritengono necessario l'avvio di un periodo di lotta, in cui si ricominci a tornare per le strade, nelle fabbriche, nelle scuole.. Affinché i diritti conquistati con fatica dai padri non siano dispersi dai figli..
Per questo lancio un appello alla mobilitazione, che deve iniziare subito e ovunque in questo Paese.. A Milano ci sarà lo sciopero della FLC CGIL il 18 marzo, a cui si uniranno per quattro ore tutte le altre categorie del più grande sindacato italiano. I comunisti di questo Paese sono a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, per un'Italia migliore di quella che viviamo oggi e tutti i giorni..
domenica 22 febbraio 2009
La vera sinistra?
E da lì la "via italiana al socialismo" subì una dolorosa sterzata.
I tempi cambiano. L'ideale persiste. Pochi sono però quelli che lo coltivano con sentimento.
Si passa così dal "Partito Comunista" ai "comunisti";dalla "sinistra" alle "(pseudo-)sinistre".
E doloroso è vedere la nascita di una collaborazioen con il padrone,perchè,se qualcuno non l'avesse ancora capito,c'è un padrone.
Alla fine l'intento Veltroniano termina con le sue dimissioni. E compare la possibilità di nuove scissioni e nuove alleanze.
Tra ronde ed malati incurabili,l'Italia vive uno dei momenti più bui della sua storia.
Il popolo è plagiato,la cultura diventa un lusso...
Riemerge il discorso di Calamandrei pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l'11 febbraio 1950.
Una larvata dittatura...e non c'è nessuno che la fronteggi.
Tra il populismo dell'IdV e i numeri di un residuo centro,si eclissa il sole della democrazia.
Dov'è la vera sinistra??
Dove sono i compagni e i socialisti?Dove i proletari?
Il nostro domani è già senza speranze??
Non ancora...
Crediamoci...
Lottiamo.
venerdì 20 febbraio 2009
Le dimissioni di Veltroni.. Finalmente qualcosa di sinistra
giovedì 19 febbraio 2009
Dittatura o no?
mercoledì 18 febbraio 2009
LUCA ERA GAY O ETERO?
( Da l'Unità )
martedì 17 febbraio 2009
Compagni...
ELEZIONI IN SARDEGNA
Questo è dovuto a varie cause. Una per esempio, è la sinistra che non è unita. Ognuno è per conto suo. I socialisti si sono coalizzati con la destra, insieme agli indipendentisti e all' Udc (normale no?). La perdita di Soru è dovuta anche alla campagna elettorale che ha fatto pressochè solo, non come Capellacci che è stato scortato più volte dal Capo del governo.. Così ora ci ritroveremmo con cemento anche dentro al mare, grazie alle idee capitaliste della destra. Ci aspettanno cinue anni neri compagni sardi e non! Ribellione?
lunedì 16 febbraio 2009
Veltroni vuole l'unione di lavoratori e imprenditori...
Questa idea non è nuova, la inventò Benito Mussolini e la denominò "corporativismo". Ora, siccome non scrivo per tacciare Veltroni di essere fascista (almeno se lo fosse avrebbe delle idee), la risposta migliore che si può dare è che questo patto non sarà possibile fintanto che esisterà sfruttamento. Non si può auspicare la solidarietà nazionale laddove i lavoratori sono gli unici a pagare veramente il prezzo della crisi.
Farlo significa tradire i lavoratori, ancora una volta.
La CGIL è scesa in piazza venerdì portando a Roma 700 mila persone e Veltroni non trova di meglio da fare che dire agli operai "state buoni e sottomessi".
In questo contesto, nella crisi del mondo capitalista, l'uscita può essere da Destra o da Sinistra e chi tira il freno a mano e tenta di sopire la protesta in realtà lavora per la reazione.
La Sinistra e i comunist* hanno il dovere di dare risposte ai lavoratori in lotta, di favorire la fusione tra i rinnovati movimenti studentesco e operaio.
Solo in questo modo sarà possibile raggiungere la società nuova, dove non vi sia più la sopraffazione dell'uomo sull'uomo
domenica 15 febbraio 2009
Il compagno Partigiano Antonio Zoli
Antonio Zoli (Forlì, 15 febbraio 1915 – Pievequinta, 26 luglio 1944) fucilato a Pievequinta con altri nove antifascisti e un prete,Nel dopoguerra, gli fu concessa la medaglia d'argento al valor militare alla memoria.
Alla memoria di un compagno partigiano.
LE MIE CONSIDERAZIONI SUL COMUNISMO E LA GIOVENTU'
Per me è tutto. Nei momenti difficile penso alla frase famosissima del "Che" "fino alla vittoria sempre" e allora mi dico: Dai Cy, ci sono problemi ben maggiori di quelli che hai tu. Sono i nostri problemi questo è vero, ma non dobbiamo arrenderci mai! Io voglio seguire un'ideale e magari in futuro diventare qualcuno, come lo è stato Gramsci, Che Guevara.. Insomma voglio diventare qualcuno che si è distinto per le sue idee e per la voglia di cambiare il mondo, di fare rivoluione, di aiutare i popoli opressi..Cambiare innanzitutto quest'Italia che è razzista al massimo. Razzista grazie ai politici che influenzano le nostre giovani menti. Anzi, non le nostre, ma le menti dei ragazzi che non hanno un briciolo di ideale, se non quello di sballarsi in discoteca, farsi più ragazze/i possibili, stare buttati nelle strade, dare fuoco ai barboni (per noia), stuprare le coetanee perchè ora va di "moda" e così via.
Mi chiedo, ma questi sono i veri ideali che la gioventù d'oggi ha? Se è così allora siamo proprio messi bene!
Cosa possiamo fare noi Compagni per migliorare la società? Io nel mio piccolo cero di infomare sempre più persone su cos'è il comunismo in generale e su cos'è per me, ma poche persone sembrano interessate.. Mi sento rispondere: "Non voglio essere sporca come i comunisti che non si lavano","Non voglio essere come Stalin","Comunismo=Nazismo","Preferisco stare in giro che far politica"... Ma davvero diamo quest'idea?? Io personalmente mi lavo... -_-'' Voi? :) Ritornando alle risposte che mi danno... Sono la prima a ritenermi Antistalinista, visto che lui ha fatto del comunismo i suoi interessi personali,trasformandolo in dittatura, ma dopo che dico questo rispodono che non sono interessati comunque..
Nonostante questo ho convinto tanta gente a documentarsi e ora sono compagni anche loro..
Stà di fatto che non mi arrendo e penso che prima o poi riuscirò a far capire che il comunismo non è dittatura, non è sporcizia, non è non divertirsi.. Continuerò sempre a far valere le mie idee compagni!
L'ARROGANZA DEL POTERE
Riusciremo mai a liberarci di quei vecchi ladri che sono i nostri politici???
Teste mozzate...così finì nel ‘700!
sabato 14 febbraio 2009
FRASI CELEBRI
(Antonio Gramsci)
Occorre spesso ai giovani, nella discussione, di dover rispondere a delle obbiezioni che si riferiscono ai problemi ultimi dell'esistenza. Gli avversari sanno che questi problemi sono di quelli che fanno tremare le vene e i polsi anche al logico più consumato. Appunto perciò li propongono, per tentare di confondere e di far tacere anche laddove nella polemica essi rimarrebbero immancabilmente schiacciati.
(Antonio Gramsci)
Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
(Antonio Gramsci)
Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso.
(Che Guevara)
Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici. Si è vero lo siamo in modo diverso, siamo quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo.
(Che Guevara)
Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia, commessa contro chiunque, in qualsiasi parte del mondo. E' la qualità più bella di un buon rivoluzionario.
(Che Guevara)
Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più schiavo, ma uomo libero.
(Lenin)
La critica della religione è il fondamento di ogni critica.
(Marx)
La storia di ogni società esistita fino a questo momento, è storia di lotte di classi.
(Marx)
Che ciascuno dia secondo le proprie capacità, che a ciascuno sia dato secondo le sue necessità.
(Marx)
ANTONIO GRAMSCI

Dal 1° gennaio 1921 Gramsci diresse l'Ordine nuovo, divenuto ora uno dei quotidiani comunisti. Non venne eletto deputato alle elezioni del 15 maggio: Gramsci non ha capacità oratorie, è ancora giovane e anche la sua conformazione fisica non lo agevola nell'apprezzamento di molti elettori.
Nel convegno si affrontò il «caso Bordiga», il quale aveva rifiutato la candidatura al Parlamento, era in rotta con la maggioranza dell'Internazionale e rifiutava ogni azione politica comune con le altre forze politiche di sinistra, considerandosi all'opposizione nel suo stesso partito.
Il processo a ventidue imputati comunisti, fra i quali Umberto Terracini, Mauro Scoccimarro e Giovanni Roveda, iniziò finalmente a Roma il 28 maggio 1928; per essere meglio servito, Mussolini aveva «fascistizzato» anche la magistratura, istituendo il 1° febbraio 1927 il Tribunale Speciale Fascista. Presidente è un generale, Alessandro Saporiti, giurati sono cinque consoli della milizia fascista, relatore l'avvocato Giacomo Buccafurri e accusatore l'avvocato Michele Isgrò, tutti in uniforme; intorno all'aula, «un doppio cordone di militi in elmetto nero, il pugnale sul fianco ed i moschetti con la baionetta in canna». Gramsci è accusato di attività cospirativa, istigazione alla guerra civile, apologia di reato e incitamento all'odio di classe.
Il pubblico ministero Isgrò concluse la sua requisitoria con una frase rimasta famosa: «Per vent'anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare»; e infatti Gramsci, il 4 giugno, venne condannato a venti anni, quattro mesi e cinque giorni di reclusione; il 19 luglio raggiunse il carcere di Turi, in provincia di Bari.
Razzismo..
venerdì 13 febbraio 2009
L'ideologia..
RAGAZZA AFFERMA CHE LA LEGA NN E' RAZZISTA.
Io: I leghisti non sono razzisti? Ma ne sai proprio sicura?
Lei: si xk sn andata anke a dei ritrovi se vuoi saperlo
Io: Allora non sei una vera leghista..Sai che i leghisti si credono superiori? Quasi una razza a sè..
Lei: nn è vero,.,. questa è una kaxxata,,.
Io: Non è una cazzata..Non per niente la Lega Nord comprende solo i Padani e noi sardi,per esempio siamo visti come una massa di ignoranti..In generale il Sud viene considerato inferiore..
Lei: Nn comprende sl la padania vatti a vedere anke il risultato delle lezioni nn è stato votato sl in padania
Io: Principalmente si.E' stato votato anche in altriposti perchè essendo razzisti vogliono mandare via gli extrcomunitari che, in questo stato,non sono ben visti.
Lei: Nn sn ben visti xk i di + nn lavorano e vengono qui e kommettono atti di violenza, vogliono mandare via sl quelli
Io: Innanzitutto lavora che trova lavoro,come in Italia.Secondo non sono solo loro che sono delinquenti e terzo vorrebbero madare via tutti..
Lei: Si, ma ki nn trova lavoro xk deve fare il delinquente?E' vero anke i nostri italiani sn delincuentiNn vorrebbero x nnt mandare via tutti
Io: A quanto pare non sei molto informata sulla Lega e le loro idee.. Comunqe non giustifico il fatto che sono delinquenti,ma ci vorrebbe uno Stato unito senza razzismo eccetera.Ritengo anche che la delinquenza degli extracomunitari diminuirebbe se fossero ben accetti.. Lo vedo come una valvova di sfogo..
Lei: Purtroppo l'italia è anke razziasta ma cmq accettati o no nn dovrebbero fare i delinncuenti xk se noi proviamo andare da loro ci cacciano ma noi qui, in italia, dobbiamo pure costruirli le moskee
Io: Stendo un velo pietoso sugli errori grammaticali.. Visto che sei italiana almeno dovresti parlare la tua lingua in modo corretto.Comunque non ci caccia via nessuno se andiamo lì,non dire scemenze.E le moschee fanno parte di uno Stato multietnico..
Lei:Scusa èèèèèèèè,.,. xk scrivo senza vedere i tasti cmq si kapisce se uno nn è scemo,.,.cmq se x esempio noi andiamo là stai sikura ke se torni a kasa, dovresti ritenerti fortunata, xò noi ovv. nn poxxiamo kostruire kiese o altro ma loro si ovvio no
Dopo questo non ho più risposto perchè tanto è dura e non c'è modo di farle cambiare idea.Se solo si informasse di più la ragazza...
LA POLITICA
Obama

Barack Hussein Obama II è un politico statunitense, 44° Presidente degli Stati Uniti.
Candidato del Partito Democratico alle Elezioni presidenziali statunitensi del 2008 ha ottenuto il 4 novembre un numero di "grandi elettori" tale da essere designato come presidente eletto degli Stati Uniti. Si è insediato ufficialmente il 20 gennaio 2009.
L'impegno politico di Obama cominciò nel 1992, anno in cui, dopo un'aggressiva campagna elettorale, aiutò il presidente Bill Clinton nelle elezioni presidenziali, portandogli circa 100.000 voti. Personaggio abbastanza conosciuto a Chicago, dove lavorando in uno studio legale si era occupato di diritti civili, nel 1993 favorì l'elezione al Senato di Carol Moseley Braun, prima donna afro-americana a diventare senatrice.
Fino a poche settimane prima era il senatore junior per l'Illinois, carica da cui si è dimesso per affrontare l'amministrazione presidenziale. Inoltre è stato l'unico senatore "nero" durante gli ultimi anni. Per l'esattezza è nato negli Stati Uniti da padre "nero" del Kenya e da madre "bianca" del Kansas. Negli Stati Uniti d'America molti lo considerano, usando un'accezione estensiva del termine (poiché solo uno dei due genitori è "di colore"), afroamericano
La prima circostanza che gli ha accordato vasta notorietà nazionale è stata la convention democratica del 2004, della quale ha pronunciato il discorso introduttivo. Il 10 febbraio 2007 ha annunciato ufficialmente la propria candidatura per le elezioni presidenziali del 2008.
Dopo un lungo testa a testa ha battuto a sorpresa l'ex first lady e senatrice dello stato di New York Hillary Clinton (ritenuta dai sondaggi la grande favorita della vigilia) alle elezioni primarie del Partito Democratico. Il 3 giugno 2008 Obama ha ottenuto il quorum necessario per la nomination democratica, diventando così il primo nero a correre per la Casa Bianca per uno dei due maggiori partiti. Ha ottenuto l'investitura ufficiale durante la convention del partito che si è tenuta a Denver tra il 25 e il 28 agosto 2008.
Il settimanale statunitense TIME lo ha eletto Persona dell'anno 2008.
Subcomandante Marcos

Ha nel nome un ruolo, quello di subcomandante di un esercito che, armato soprattutto di internet e della ultracentenaria pazienza india, lotta per ridare vita e dignità alle popolazioni precolombiane del Messico. Un elemento non secondario della grande capacità comunicativa di Marcos - capacità che costituisce forse la ragione principale per cui il caso Chiapas è da oltre un decennio all'attenzione dei mass media è la sua scrittura. I suoi comunicati, le sue lettere sono di pregevolissima fattura. Con lui il comunicato politico è uscito dall'angusto ambito politico per entrare in quello letterario. Vanno ricordati soprattutto due personaggi da lui creati: il vecchio Antonio e Don Durito della Lacandona. Il primo rappresenta il lato indigeno della sua cultura, mentre il secondo è espressione della cultura occidentale.
Marcos e considerato un grande rivoluzionario da molti non solo dal suo popolo ma in molte parti del mondo e in questi anni molti si sono uniti alla sua lotta fondando comunità zapatiste in tutto il Chiapas.
ERNESTO CHE GUEVARA

Dopo il 1965, lasciò Cuba per "esportare la rivoluzione", prima nell'ex Congo Belga, poi in Bolivia. L'8 ottobre 1967 venne ferito e catturato da un reparto anti-guerriglia dell'esercito boliviano - assistito da forze speciali statunitensi ossia agenti speciali della CIA. Il giorno successivo venne ucciso e mutilato ai polsi e caviglie nella scuola del villaggio. Il suo cadavere, dopo essere stato esposto al pubblico a Vallegrande, fu sepolto in un luogo segreto e ritrovato da una missione di antropologi argentini e cubani. Da allora i suoi resti si trovano nel Mausoleo di Santa Clara di Cuba.
Guevara, durante i primi giorni di ottobre, ormai con poche informazioni, senza viveri e con scarse vie di scampo, si rifugia in un canalone dove è circondato da forze militari preponderanti. Qui Guevara è catturato dall'esercito boliviano, assieme ad altri guerriglieri, l'8 ottobre del 1967. Si arrese dopo essere stato ferito alle gambe e dopo che il suo fucile fu distrutto da un proiettile.
giovedì 5 febbraio 2009
PRESENTAZIONE
Qusto è un blog dove si può parlare di tutto.. :) Incominciando da quel sottile pensiero che è il COMUNISMO, introduciamo il suo inventore:
Karl Marx
« Il comunismo è la dottrina delle condizioni della liberazione del proletariato [cioè di] quella classe della società che trae il suo sostentamento soltanto e unicamente dalla vendita del proprio lavoro, e non dal profitto di un capitale »
(Karl Marx e Friedrich Engels, Princìpi del Comunismo)
Per comunismo si intende in primo luogo una realtà sociale che presuppone la comunanza dei mezzi di produzione e l'organizzazione collettiva del lavoro, a cui si accompagna l'assenza dello Stato. Con Marx ed Engels il comunismo diventa un movimento rivoluzionario. Essi affermano che il comunismo non poteva emergere da piccole comunità isolate ma solo globalmente, dal corpo dell'intera società. Nella fase storica descritta dal Manifesto, il capitalismo è connotato, come in (quasi) tutti i modi di produzione precedenti dalla dominanza di una classe sociale su un'altra. Nello specifico, la borghesia (i capitalisti), ossia la classe che detiene i mezzi di produzione e cioè le condizioni oggettive della produzione, estrinseca la propria dominanza sulla classe subordinata, il proletariato, ossia coloro che devono vendere la propria abilità al lavoro in cambio della sussistenza (salario), attraverso lo sfruttamento di questi ultimi che si concreta nel pagamento di una parte della giornata lavorativa, mentre la restante parte - il pluslavoro, è la radice sociale del profitto. Nell'opera Il Capitale, Marx analizza come i capitalisti comprassero forza lavoro dai lavoratori ottenendo il diritto di rivendere il risultato dell'attività produttiva ottenendo così un profitto. Per Marx se le classi lavoratrici di tutti i paesi prendessero coscienza dei loro comuni obiettivi, si unirebbero per rovesciare il sistema capitalista. Lo considerava un risultato inevitabile di un processo storico in atto. Dalle rovine del capitalismo sarebbe sorta una società in cui, dopo un periodo di transizione (dittatura del proletariato) in cui lo Stato avrebbe controllato i mezzi di produzione, la loro proprietà sarebbe passata alla società stessa nel suo complesso (lo Stato era destinato a dissolversi).
Dopo questa breve introduzione vi diamo il benvenuto nel blog, saluti, compagni!