mercoledì 19 agosto 2009

Resoconto da L'Aquila

Il 17 agosto sono rientrato dopo 8 giorni a L'Aquila nel campo di San Biagio - Tempera (AQ).
E' stata un'esperienza importante, a contatto con le persone, insieme a compagni e compagne del partito e non solo venuti per lavorare insieme per alleviare le sofferenze degli abitanti.
Prima cosa che va detta: le case de L'Aquila non saranno ricostruite per tutti, né ora né mai. Su 12 mila domande solo 4 mila saranno soddisfatte e nella graduatoria non si terrà in alcun conto il reddito (come invece chiedevamo noi del PRC). Gli 8 mila che resteranno senza casa dovranno ricostruire a proprie spese in attesa di un rimborso che forse non arriverà mai, o saranno trasferiti fuori da L'Aquila e dall'Abruzzo (si parla di Ascoli Piceno - oltre 200 km di distanza).
Come andranno al lavoro (per la maggior parte allevamento di pecore) è un mistero, cavoli loro.. Come dire a un anziano che dal 1920 non si è mai spostato da Tempera che dovrà andare a centinaia di chilometri di distanza per non rivedere mai più la sua terra....
Come se non bastasse ci sono prove che la ricostruzione sarà gestita dalla malavita organizzata, L'Aquila sarà ricostruita (per quello che sarà ricostruito) esattamente com'era, esattamente con la sabbia che ha fatto crollare le case quel 6 aprile.
Tornando a noi, quello che le Brigate stanno facendo è semplicemente meraviglioso, il rapporto che si è instaurato con la popolazione non ha uguali negli altri campi, militarizzati e in cui non si dà più di un tot. Noi diamo a chi chiede, e questo ci è riconosciuto da tutti. Certo, siamo scomodi. Certo abbiamo la polizia che le prova tutte per chiudere un campo gestito da comunisti.. Ma fino ad ora abbiamo agito per il popolo 4 mesi.. E agiremo sempre.
Ancora, quando chiuderanno i campi noi resteremo. Abbiamo infatti aperto uno sportello informazioni dove ingegneri e avvocati spiegheranno alla gente come stanno veramente le cose e offriranno assistenza gratuita a chi non ha i mezzi economici per permettersela.
Quello che dobbiamo fare adesso noi che siamo tornati, che abbiamo visto, è informare (o meglio controinformare). La gente non è pro-Berlusconi né pro-Bertolaso.. Il G8 non ha portato nulla agli aquilani a parte un'ulteriore militarizzazione; ha anzi rallentato i lavori per la ricostruzione vera. Ogni volta che viene il premier però ci pensa la polizia a impedire che il dissenso possa essere espresso democraticamente, strappando agli abitanti gli striscioni e organizzando militarmente il consenso (lasciando nei pressi solo i militanti del PDL) in modo che i media mostrino la gente con le bandierine...
Ringrazio tutti i compagni delle Brigate, tutti coloro che sono venuti e che verranno. Coloro che hanno rinunciato alla vacanza per andare a lavorare per la gente. Perché la politica non è parlare, è agire.. Smontare e rimontare tende, lavorare in mensa, pulire schiena bassa.. Il campo non è un campeggio, non è un modo alternativo di passare le vacanze.. Serve un grande senso di responsabilità, voglia di lavorare.. I momenti di divertimento comunque non mancano..

sabato 15 agosto 2009