giovedì 25 giugno 2009

Questi tempi...

Il Presidente Napolitano ha oggi sottolineato che nel nostro paese "In modo astratto si parla confondendo la difficolta' e la crisi della politica con la difficolta' e la crisi della democrazia".

Ebbene io credo invece noi abbiamo il problema opposto: si sta confondendo la crisi della democrazia con quella della politica...
Perchè, con tutto il rispetto possibile per il caro Presidente Napolitano, all'Italia di democratico è rimasto poco o nulla.

E' triste e sconfortante vedere che le elezioni sono al limite dei peblisciti, che il dialogo con questa presunta opposizione èè solamente un "prendere o lasciare", che dottrine razziste e xenofobe travestite da provvedimenti per la sicurezza diventano leggi...
Ed è ancora più triste ora che la libera informazione, ultimo baluardo della democrazia è sotto assedio.

E tutto questo avviene alla luce del sole...
E sotto gli occhi di chi, come noi compagni, si sente impotente eppur continua a lottare...
E sotto gli occhi di chi, indifferente , rimane impassibile ad una tale vergogna...
E, soprattutto, sotto gli occhi di chi, convinto sedotto e ammaliato, crede che tutto ciò giovi al nostro paese...

In un palcoscenico di questo tipo il nostro paese diventa lo zimbello d'Europa e del mondo...

Ma dopotutto un paese va sempre dove va il suo premier, e siamo fortunati che siano zo****e di alto borgo...

venerdì 19 giugno 2009

PRC e PDCI avranno un seggio al Parlamento Europeo??

Sinistra e libertà e Rifondazione-Pdci sperano. Di ottenere un seggio ciascuno al Parlamento europeo dal quale - per ora - sono esclusi, perché rimasti sotto il 4% dei voti. Dice Riccardo Nencini, segretario socialista (Sinistra e libertà): “Aspettiamo l’assegnazione ufficiale da parte della Cassazione. Se non saremo ascoltati, è pronto un ricorso al Tar del Lazio”. Tutto si basa su un’analisi di docenti di Giurisprudenza di Firenze, Milano, Roma e Cagliari. La legge prevede che si ripartiscano i seggi tra le liste che hanno raggiunto il 4%. Se restano seggi da assegnare si individuano i maggiori resti e, secondo la legge, “si considerano resti anche le cifre elettorali nazionali delle liste che non hanno raggiunto il quoziente elettorale nazionale”. Interpretazione: vanno considerati anche i voti di chi non ha toccato il 4 per cento. Conseguenza: Lega ed Idv perderebbero un seggio a testa, a vantaggio di Sinistra e libertà e Prc-Pdci.